domenica 15 dicembre 2013

Punto di non ritorno?

Sabato 14 Dicembre alcuni colleghi hanno ricevuto un telegramma da BT che l'informava che "con effetto immediato" erano stati licenziati.

BT ha voluto dare una prova muscolare come risposta al mancato accordo del 4 dicembre.

Avrebbe potuto cominciare, se proprio aveva la necessità di mandar via persone, dai 55 volontari che ormai non vedono l'ora di poter chiudere questo capitolo della loro vita per aprirne un altro.

Invece no, hanno cominciato dagli altri 67.

Dai 67 colleghi che, chi più chi meno, hanno contribuito all'affermazione di BT in questi anni sul mercato delle telecomunicazioni e per questa ragione avrebbero meritato maggiore impegno da parte di BT per ricercare una soluzione meno drammatica ed un accordo con i sindacati.

Trovare un "giusto compromesso" tra posizioni che non erano poi così distanti, era un dovere morale per i sindacati ma anche per l'azienda nella quale noi dipendenti lavoriamo.

Siamo arrivati quindi ad un punto di non ritorno?

Ci auguriamo di no, speriamo che l'azienda stessa faccia un passo deciso verso il raggiungimento di un accordo: ritiri quindi questi licenziamenti e convochi immediatamente le parti sociali.

Ai nostri dirigenti delle risorse umane ed al nostro amministratore delegato chiediamo con forza di pensare alla disperazione nella quale intere famiglie sono state gettate.

Considerando che la nostra casa madre è Inglese e che siamo sotto il periodo natalizio, suggeriamo inoltre una costruttiva lettura: A Christmas Carol di Charles Dickens

I dipendenti BT

1 commenti:

  1. Un'azienda che pensa solo all'imminente risparmio, ai tagli, ma non comunica chiaramente quali saranno gli investimenti,e' guidata da un management miope oltre che amorale. Dove imparano nei master ad harvard? A quelli deve seguire l'esperienza e l'umanita' ...le persone sono risorse e non solo costi.

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