lunedì 25 novembre 2013

L’indignazione ti moltiplica le forze

Sarà che l’indignazione ti moltiplica le forze, che il sentirsi toccati ti motiva come dovrebbe essere ogni giorno, o magari solo che quest’azienda le cose migliori le ha prodotte quand’era fatta di metalmeccanici, e le tute blu, si sa, sono abituati alla lotta e alla fatica; fatto sta che, da Giovedì, anche BT ha il suo autunno caldo, in una giornata che calda proprio non era.

In questo tempo ormai esausto di esuberi a tre zeri e precari che sfilano a plotoni, i licenziamenti annunciati dall’azienda sono un pugno di mosche, un soffio contro il vento. Notizia degna al più di un trafiletto.

Ma, se l’azienda fa 125, la paura farà solo 90 ma il nostro drappello fa ben di più. E si presenta compatto a popolare lo spiazzo antistante Porta Pia. Nel luogo simbolo, porta un altro simbolo, Senza neanche rendersene conto,
proprio dove fu fatta l’Unità porta il messaggio che i lavoratori sono uniti a dire no. 

La pioggia rende il tutto un po’ epico, ci bagna ma ci è amica, perché ci rende chiassosi, che è quello per cui ci troviamo lì.

Non è una gita di piacere, ma la musica e un po’ di ostinato buonumore rinfrancano lo spirito e la mattinata scorre via. La delegazione viene ricevuta da un' addetta che, a quanto si dice, è il massimo che ci possano concedere.

Forse avrà preso nota.
Forse con quelle note, appena girato l’angolo, si sarà soffiata il naso. Chi lo sa; l’importante era dare un messaggio.
Quello vero.
Quello che, pur se stanchi e fiaccati, i dipendenti di BT sono lì a protestare. Anche questa volta. E anche la prossima, se occorrerà.

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